Visitare Venezia

Venezia si divide in sestieri cioè i comuni quartieri, le strade prendono il nome di calli, calette, rughe, salizzade, che sboccano tutti sulle fondamenta dei canali cioè le strade parallele ad un canale o in spiazzi larghi detti campi o campielli. Piazza è solo di San Marco mentre le piazzette sono due: quella che si apre sul bacino di S. Marco limitata dal palazzo Ducale e dalla Libreria Vecchia e quella chiamata dei Leonini, al lato sinistro della basilica. Non vi sono rumori di vetture, di automobili, di carri, di biciclette; si ode solo il sibilo delle sirene dei vaporetti e delle lance a motore, il rombo dei motoscafi, il tonfo del remo delle gondole tutte dipinte in nero secondo una legge del sec. XV, e già menzionate in una carta del 1094 e la canzone del gondoliere. Per passare da una riva all’altra del Canal Grande vi sono tre ponti dell’Accademia, di Rialto e della Stazione, nonché stazioni di traghetto servite da gondole. I 160 canali sono attraversati da circa 400 ponti. Le isole che non fanno parte del nucleo principale della città sono: la Giudecca formata da 8 isolotti, con la chiesa del Redentore; S. Giorgio Maggiore; Murano celebre in tutto il mondo per i suoi mosaici, l’industria del vetro e il museo dell’arte vetraria;il gruppo di Burano, centro di pescatori, è noto per i suoi merletti rinomati in tutti paesi del mondo; Torcello, oggi villaggio, con monumenti venerandi della sua antica grandezza; S. Lazzaro; S. Servolo; Lido, elegante stazione balneare cosmopolita, che divide la laguna dal mare libero.

Centro della città è l’ampia piazza S. Marco che sembra un immenso salone marmoreo racchiuso tra la facciata della basilica, la torre dell’Orologio, le Procuratie Vecchie con un portico di 50 arcate e due sovrapposti ordini di finestre, già sede dei Procuratori di S. Marco, la Fabbrica Nuova eretta nel 1810 sviluppando lo schema costruttivo delle Procuratie Nuove.

Sotto il porticato di mezzo c’è l’ingresso del museo Correr dove sono contenenti una pregevole raccolta di memorie e ricordi della vita veneziana e le Procuratie Nuove del 1584-1640, divenute all’epoca napoleonica palazzo reale, ora sede del civico museo Correr. La basilica di San Marco sorta nell’829-32, ricostruita dal doge Contarini dopo l’incendio del 976, consacrata nel 1094, fu abbellita in seguito di marmi preziosi e mosaici, con una facciata d’incomparabile bellezza per ricchezza di marmi e di ori, è il massimo monumento religioso di V. Dinanzi. Nell’angolo Sud Est della piazza sorge il campanile alto 99 m, rifatto nel 1912, alla cui base si addossa la marmorea Loggetta di S. Marco ornata dalle statue di Pallade, Apollo, Mercurio, Pace.
La torre dell’Orologio del 1496, fiancheggiata da due ali porta un grandioso quadrante dorato ed è sormontata da due statue di bronzo.La Libreria Vecchia del 1536, a due ordini: dorico nel porticato, ionico nel piano superiore col portale mediano del portico fiancheggiato da due enormi cariatidi e con scalone monumentale contiene preziosi codici, incunaboli, miniature e il celebre mappamondo di Fra Mauro del 1549. Nel portico della Libreria Vecchia vi è l’ingresso al museo archeologico e in continuità con essa, sul lato verso il molo, sorge la zecca che ora accoglie la biblioteca nazionale Marciana del 1468.

Il palazzo Ducale, sede del doge e delle più importanti magistrature, il cui monumentale ingresso avviene dalla porta della Carta si apre presso la basilica, sorse verso 1’814 ricostruito in due riprese tra il 1309-1404 e il 1424-1442 devastato dagli incendi e restaurato nel 1483 è un originale edificio che manifesta la potenza e lo splendore della repubblica.

Dal ponte della Paglia, sul Molo, si osservano il fianco del palazzo Ducale e il ponte dei Sospiri del 1600 da dove passavano i carcerati che dalle prigioni dei Pozzi o i Piombi; costruite nel 1589 erano introdotti presso gli inquisitori di stato.

Numerosi sono sul Canal Grande i palazzi e gli edifici monumentali degni di menzione, che si susseguono a partire dal bacino di S. Marco, ma lungo sarebbe ricordarli tutti. Ci limitiamo quindi ad alcuni dei più importanti: la Punta della Salute e Dogana di mare sormontata dalla statua girante della Fortuna; la chiesa di S. Maria della Salute del 1631, alla destra del seminario patriarcale contenente la pinacoteca Manfrediniana; i palazzi Rezzonico 1680, sede del museo del settecento veneziano; Corner della Ca’ Grande 1522, ora sede della prefettura; Fòscari, sede dell’istituto universitario di Economia e Commercio; Mocenigo; Grimani 1550, sede della corte di appello; dei Camerlenghi 1526-28, con ricca decorazione; Pesaro 1710, sede della galleria d’arte moderna e del museo d’arte orientale; Vendramin-Calergi , ove morì Wagner nel 1883. Altri palazzi notevoli sono quelli Contarini-Seriman in stile gotico-veneziano del 1450, Giovannelli del 1400, , Correr, Vendramin, Lezze del 1654, Labia con celebri affreschi del Tiepolo, Trevisan, Zaguri, Pisani del 600, ed inoltre: la Ca’ d’Oro eretta nel 1440-1442, con stile gotico veneziano, oggi sede della galleria Franchetti; il Fonda-co dei Turchi del XIII secolo, ora sede del museo di storia naturale; il Fondaco dei Tedeschi, ora posta centrale.


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