Percorso 2

Percorso 2: Caorle – Brian – Ca’ Corniani (Km 17)

 

Usciamo da Caorle passando sotto il cavalcavia e attraversato il Ponte Saetta giriamo subito a sinistra. Utilizzando le nuove piste ciclabili della frazione di Sansonessa ci dirigiamo verso Porto Santa Margherita. Usciti dall’abitato ci immettiamo nella strada provinciale che richiede una certa attenzione al traffico. Saliamo il ponte che scavalca il fiume Livenza da dove si può godere di una bella vista sulla parte ovest di Caorle e su Porto Santa Margherita, oltre che ammirare la foce del fiume e assistere al continuo via vai di imbarcazioni da pesca e da diporto. Rapida discesa dal ponte e al Km 3, sulla sinistra, si incrocia l’ingresso a Porto Santa Margherita. Il giro turistico di questa località, nota per la nautica, può rivelarsi interessante. Continuando sul lungo rettilineo, pedaliamo paralleli al mare ad una distanza di circa un chilometro affiancando, sulla nostra destra, una delle ultime aree del litorale Alto Adriatico non ancora edificata e di notevole interesse faunistico. Infatti, oltre ai diversi tipi di uccelli, spesso anche ben visibili dalla strada, quali il Falco di palude, l’Airone cenerino, la Poiana e altri ancora, qui vivono anche alcuni esemplari di bisce, mentre è stata segnalata pure la presenza della puzzola e del tasso. Al Km 5,4 incontriamo il bivio per la località di Brian. Giriamo a desta e abbandonando il litorale ci inoltriamo nella campagna.

Dopo aver superato l’alto ponte sul canale Largon (Km 7) giriamo a destra ed entriamo nell’abitato del Brian; attraversiamo il piccolo centro e dopo 500 metri arriviamo davanti ad un ampio canale. In questo punto la Livenza Morta, che arriva da nord, confluisce nel canale Largon, che qui corre parallelo al mare. La piccola chiesa chiusa che si intravede sulla destra oltre il canale, è stata eretta nel 1658 e all’interno conserva una lapide di datazione ancor più antica.

L’enorme impianto che vediamo invece sulla sinistra e che attraversa il canale è una porta “vinciana”. Serve per sbarrare la confluenza dei due canali quando le acque dolci della Livenza Morta, spesso utilizzate per irrigare la campagna, sono di livello inferiore a quelle più salate del canale Largon. Proseguiamo il nostro itinerario verso nord, sulla strada che risale la Livenza Morta, affiancata sulla sinistra da un altro canale. Siamo in piena zona di bonifica e l’idrovora che incontriamo (Km 8,8) ne è la testimonianza più evidente. Proseguiamo abbandonando l’argine del canale per inoltrarci nella campagna sulla strada asfaltata. Qualche centinaio di metri più avanti (Km 9,5), sulla destra, immersa tra il verde degli alberi e posta di fronte una grande azienda agricola, di cui è appendice, osserviamo una deliziosa chiesetta di mattoni rossi. Proseguiamo sulla strada che nuovamente corre parallela al fiume, al primo ponte (Km. 10,4) giriamo a destra e, attraversandolo, facciamo ritorno a Caorle. Di scarsa circolazione la strada che percorriamo tra i campi coltivati a mais e frumento, punteggiati qua e là dalle tipiche case coloniche venete, costruite negli anni delle grandi bonifiche e abitate da famiglie patriarcali. La gente da queste parti è molto cordiale e spesso non disdegna di fare quattro chiacchiere con i passanti. Continuando per la nostra strada verso Caorle incontriamo un altro ponte tipico (Km 15,7) funzionante a “bilanciere” che richiama alla mente un noto dipinto di Van Gogh. A questo punto siamo a 2,3 chilometri dal termine del nostro itinerario e dall’ingresso in città.


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